O tutto o niente! Le vite di Dina Orsi

Di Caterina Riccomini

Regia: Caterina Riccomini
Con: Caterina Riccomini, Gianluca Paradiso, Arianna Zanette, Marina De Carli, Christian Colombera, Antonio Sterpi
Durata: 60 minuti
Consigliato ad un pubblico adulto

Dina Orsi, 2 marzo 1907- 13 marzo 1967, Conegliano | In questo periodo storico Conegliano attraversa la Prima Guerra Mondiale, il periodo fascista, la Seconda Guerra Mondiale, il periodo della democrazia cristiana. Si collocano in questa fascia storica tre momenti salienti della vita di Dina Orsi: la sua infanzia con la sua famiglia, il suo impegno come vigilatrice al Campo Solare e poi come crocerossina in Africa sfociato nella consacrazione religiosa, la sua carica di assessore all’assistenza e il suo impegno di promozione per la costruzione dell’istituto La Nostra Famiglia. La sequenza storica e i vari periodi sono scanditi da una sorta di “Coro Circense” che crea inoltre lo sfondo sul quale si sviluppa lo spettacolo.

La protagonista Dina si trova a confrontarsi con l’altra sé stessa in una sorta di scontro continuo tra quello che deve essere e quello che vuole essere. Una lotta per capire e poi poter colmare un’insoddisfazione, un vuoto che l’accompagnerà per tutta la vita. Punto centrale della sua ricerca diventa l’incontro con Dio e la figura di Gesù
Cristo e la sua consacrazione a Terziaria Francescana prima, poi entra a far parte dell’ordine secolare delle missionarie della Regalità di Cristo.

Una quotidianità fatta di grigiore, piattume e ripetitività. La svolta sembra arrivare quando Anna incontra il ragionier Tonino Scarpa, con il quale inizierà una relazione fatta di passioni, privazioni, ossessioni e colpi di scena che porteranno ad azioni estreme. Una storia d’amore e di tenebra con un finale a sorpresa.

Tema

Lo spettacolo ha lo scopo di suscitare riflessioni su un aspetto dell’esistenza: il continuo conflitto tra il desiderio di conformarsi e la ricerca della propria autenticità. La continua lotta a non tradire le aspettative che la nostra persona suscita e quello che veramente la nostra anima chiede. Viaggiare a lungo e a grandi spinte su un’altalena fa provare la sensazione del vuoto, vuoto che Dina Orsi riferisce di provare nelle sue lettere alle sue guide spirituali.

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Locandina
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